dati due punti di un piano per essi passa una e una sola retta

Sempre luglio. Sono stata selezionata da Riccione Moda Italia x la sezione accessori. Ho avuto accesso a una settimana di workshops.

I miei accessori hanno sfilato nella serata conclusiva insieme a quelli degli altri partecipanti.

Anche se nn ho vinto il premio della mia categoria è stata una bellissima esperienza.

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ti serve un posto dove stare?

Prenota a questo hotel.

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tento di tirarmi su di morale.

con qualcosa ke mi fa stare bene.

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Pitti Immagine uomo 14-17 giugno 2010

Outfit da me medesima realizzato in prototipia x Hot Buttered ed esposto a Pitti Immagine di quest’anno. Cappello, t-shirt, cinta, jeans, sandali, postina.

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rob.

Giusto xkè oggi è stato il mio compleanno ed è stata una giornata di merda riporto quello ke una persona saggia disse con molto anticipo.

Secondo me il pianeta degli anelli ci fa il regalo più grande che possiamo immaginare: ci stimola a diventare quello che siamo destinati a essere. Ci aiuta a tenerci alla larga dagli obiettivi che non sono in sintonia con la nostra anima. Ci costringe a rinunciare a fantasie vuote che, anche se si realizzassero, non ci renderebbero felici.

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vous avez la clè?

Luglio scorso uno dei prototipi di borse che ho realizzato durante l’anno in accademia è stato fotografato da Alessandro Rossellini ed esposto nel meraviglioso studio Galletti in via dei Riari a Trastevere, insieme con altri lavori in una mostra a titolo “Germinazioni” all’interno del percorso di mostre di creazioni artigianali couture A.I.1 di AltaRoma.

gli accessori sono stati interpretati da Alessandro Rossellini, in un rapporto simbiotico con la terra dalla quale sembrano essere generati.

La bambina è tutt’ora dispersa chissaddove a Milano x l’Evento CATWALK LOUNGE di STYLE.IT.

Lei è un prototipo scelto all’interno di una collezione ispirata a “L’uomo che amava le donne” di Truffaut. Il mio progetto prevede 5 famiglie di scarpe e borse, lei fa da capo alla famiglia street.

E altre bambine meno o forse più fortunate dell’altra sempre dallo stesso progetto.

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si vergogna come un cane di scrivere un blog (e maledettamente parla come se stesse scrivendo accanto al suo nome su feisbù)

Per questo la smetterà di scrivere cazzate e passerà ai fatti.

PROGETTO DI COSTUME X “Amadeus” di Peter Shaffer, opera del 1978 ambientata tra il 1780-90 e il 1820 a Vienna.

Das ist mein SALIERI. Die schlecht Salieri.

E questo è lui realizzato; con buste della spazzatura, colla a caldo, ferro da stiro, acrilico, carta, fil di ferro, scotch, spugnette abrasive.

E altri bozzetti dell’opera.

i venticelli

Katerina

Van Swieten e Orsini-Rosemberg

i coniugi Mozart

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tendenzialmente sarei un designer.

Alle mie nonne ho difficoltà a spiegarlo. Le nonne ke hanno visto la guerra e se ne sono state a pieno contatto con la natura e al riparo dal mondo in un paesino dell’Abbruzzo. Quindi loro sanno ke sono una sarta. E io a scadenze più o meno regolari rimpiango di nn esserlo, una sarta.

Io rubo dal mondo. Lasciandomi trasportare da quello ke più mi aggrada x tirarne fuori delle linee nei miei progetti. No io no. Io annuso, tocco e mi inebetisco a fissare le pieghe del muro. Odio dovermi dare un tema. Odio l’inutilità del rinnovo semestrale, odio il consumo sfrenato, odio il consumismo, odio abbindolare la gente xkè pensi di doversi rinnovare ogni sei mesi, odio la gente ke si fa abbindolare. Odio ke anch’io mi faccio abbindolare. Odio essere parte di quel terzo della popolazione mondiale ke si strabbuffa delle risorse del pianeta alla faccia dei due terzi. Ke se ne frega e si veste x fare l’aperitivo.

Sono un meccanico, una sarta, un fabbro, un falegname, uno scalpellino, un’illustratrice volendo.

Comunque nel tempo libero studio da designer all’Accademia di Costume e Moda di Roma.

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merz.

Ho il bisogno compulsivo di accumulare. Una delle ante del mio armadio a due ante è completamente piena di scatole vuote di tutte le dimensioni incastonate in un tetris precario coi vestiti. Non riesco a buttare. Le cose, la roba. Riordinare e dover buttare è sempre stato un dramma.

Fasi:

  1. svuotare i mobili i cassetti e le scatole;
  2. selezionare x utilizzo/importanza;
  3. conservare l’inutile in qualche modo che passi inosservato a chi vive con me: scatole, cassetti adibiti, soffita;
  4. rimettere l’immediatamente utile a presa rapida nei mobili.

Vivo da 5 anni in affitto in una stanza di 4 x 8 mq circa con la mia amica, quando mi costringo a buttare i ritagli di stoffa sto male (e quando scopro ke li ho tenuti di nascosto mi arrabbio xkè nn ho più spazio) … l’ultima volta ho fatto una valigia di scarti e l’ho riportata a casa.

Tengo tutto da parte xkè mi serve.

Quando mi hanno fatto conoscere lui è stato un colpo di fulmine.

Kurt Schwitters "Merzbau"Kurt Schwitters e questa era la sua casa prima ke i nazi la bombardassero.

Nelle pareti ha murato ritagli e scarti di tutto. Dal legno ai pezzettini di carta. Comincia a farlo nel suo studio, poi piano piano si estende verso le altre stanze. Probabilmente ci si sarebbe murato dentro se avesse potuto continuare.

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cito.

Per lanciare un BLOG bisogna volere: A, B, C, scagliare invettive contro 1, 2, 3, eccitarsi e aguzzare le ali per conquistare e diffonder grandi e piccole a, b, c, firmare, gridare, bestemmiare, imprimere alla propria prosa l’accento dell’ovvietà assoluta, irrifiutabile, dimostrare il proprio non-plus-ultra e sostenere che la novità somiglia alla vita tanto quanto l’ultima apparizione di una cocotte dimostri l’essenza di Dio.

Scrivo un BLOG e non voglio niente, eppure certe cose le dico, e sono per principio contro i BLOG, come del resto sono contro i principi (misurini per il valore morale di qualunque frase). Scrivo questo BLOG per provare che si possono fare contemporaneamente azioni contradittorie, in un unico refrigerante respiro; sono contro l’azione, per la contraddizione continua e anche per l’affermazione, non sono nè favorevole nè contrario e non dò spiegazioni perchè detesto il buon senso.

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